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Amici, il dramma dell'ex vincitore: "Ho speso tutti i soldi. Chi ho finto di essere"

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Confessioni che fanno molto rumore, quelle di Gerardo Pulli, ex vincitore di Amici, il programma di Maria De Filippi in onda su Canale 5. Vinse nel 2012 nella categoria canto: soldi, celebrità e successo. Poi però Pulli è sparito nel nulla, di lui non si è più saputo niente. E ora, 11 anni dopo, torna con un nuovo singolo, che in realtà è il primo dalla vittoria di Amici. Il titolo del brano è San Michele/Arkangelo, l'annuncio viaggia su YouTube, in un'intervista concessa a Gin Talkin.

Gerardo Pulli, però, racconta anche le difficoltà vissute dopo la vittoria di Amici. "Ho firmato un contratto con una casa discografica dopo Amici. Però l’ho lasciato scadere perché non mi facevo trovare. Se dovevo fare una cosa prendevo tempo. Mi si era creato un senso di inappartenenza nei confronti di me stesso. Non trovavo più motivo per fare quello che facevo. Ero l’antagonista di me stesso e sabotavo quello che facevo", ammette con dolore.

Pulli, oggi 31enne, aggiunge: "Dopo mi sono dedicato ad altro. Ero spaesato e non sapevo cosa volevo. Ho iniziato ad ascoltare i dischi, ce n’è stato uno nel 2013 che mi ha aperto molto. Ho passato tanti anni ad ascoltare, non avevo più voglia di scrivere e non ho scritto nulla per parecchio. Avevo finito tutti i soldi di Amici, tutto quello che avevo guadagnato l’avevo speso. Ero arrivato a meno 400 euro in banca. Poi ho chiuso il conto portando i contanti", confessa. 

 

Un racconto toccante, doloroso. "Mi sono finto un manager con il mio produttore. Mi sono anche finto un altro. Se è vero che ho ingannato il mio produttore per mesi fingendomi un manager italo danese? Sì. Se è vero che ho fatto il traslocatore fingendomi rumeno? Sì. Ho anche fatto l’Uber driver. Quando mi sono finto manager facevo le chiamate con il produttore e lui era entrato più in sintonia che ‘il manager’ che con il vero me. Però era scorretto perché io sentivo quello che lui pensava di me. Avevo due telefoni con più sim. Io non l’ho fatto per prendere in giro il produttore. Parlavo con la voce più bassa per non farmi riconoscere", conclude Gerardo Pulli, vuotando il sacco e, forse, liberandosi di un grande peso.

 

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