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Berlusconi, Formigli gli fa il "processo" in tv: cosa è andato in onda

A.V.
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A Piazzapulita è sempre tempo di processo- politico - a Silvio Berlusconi. Anche mentre il Cav è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano, nella trasmissione di Corrado Formigli, con l’aiuto di Ezio Mauro, ex direttore di Repubblica, va in scena l’affondo sull’eredità dell’ex premier. Tutto comincia con il prologo del conduttore, che già dà per conclusa l’esperienza di Berlusconi, protagonista di una «pagina politica ormai finita». E quale ospite migliore di Mauro, che per vent’anni - dal 1996 al 2006 - ha portato avanti l’opposizione ai governi del leader di Forza Italia, costi quel che costi?

 

 

 

Non a caso Formigli spiega subito qual è il motivo per il quale l’ex direttore di Repubblica è stato invitato: «Lo hai combattuto per vent’anni e abbiamo pensato a te». E Mauro non si fa pregare. Dopo le doverose premesse sullo stato di salute di Berlusconi - «mi spiace sapere che è in pericolo di vita. Gli auguro una pronta guarigione» ecco l’attacco all’azione politica del fondatore del centro destra: «Berlusconi voleva sedurre. Voleva conquistare. Non gli bastava il voto. Voleva essere amato. Voleva che venisse riconosciuto che era il più bravo». E ancora: «È stato un animale da campagna elettorale e un pessimo uomo di governo». Il merito del Cav, aggiunge, è «aver resuscitato la destra in un momento politico molto complicato».

 

 

 

Ma «il problema è che Berlusconi non ha mantenuto le promesse. E infatti nel momento dell’eredità, non c’è una discendenza diretta». A quel punto si inserisce Formigli, che puntualizza sulla natura dell’eredità lasciata dal Cavaliere: «La destra di oggi è di segno molto diverso. Di segno radicale, sovranista, anche un po’ nostalgica. Ci troviamo di fronte a un’operazione politica e culturale». E il processo prosegue con il “neofascismo” della destra al governo.

 

 

 

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