Travaglio insulta Meloni: "Cameriera beota fedele", Gruber lo gela
La Meloni può essere un modello per i conservatori nel mondo? Lo chiede Lilli Gruber ai suoi ospiti a Otto e mezzo, su La7, e Marco Travaglio inizia subito con gli insulti: "Ne dubito, perché sono secoli che i conservatori americani alternativamente ai democratici mandano loro esponenti alla Casa Bianca. La novità in Italia è che un partito di derivazione post-fascista è arrivato a Palazzo Chigi dopo Berlusconi, un altro tipo di conservatore tutto strano, molto più simile a Trump della Meloni, che ci era già stato tre volte".
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Quindi l'affondo contro la premier italiana: "La Meloni si era proposta di importare il modello Trump in Italia e oggi invece è la cameriera fedele di Biden. Le è toccato in sorte di fare la ancella di un presidente democratico. Credo che in Europa non esista un governo così beotamente fedele a Biden se si esclude forse il governo polacco o quelli baltici".
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Il direttore del Fatto quotidiano si scatena nelle provocazioni: "Se vincerà Trump tornerà trumpiana, se vincerà Biden resterà bideniana o se vincerà De Santis diventerà desantisiana. La Meloni si è resa conto di essere troppo debole per i sospetti a volte fondati a volte meno che le derivano dalla sua provenienza per potersi permettere anche soltanto una parola in dissenso dagli Stati Uniti, e quindi sta facendo il soldatino obbediente del presidente americano di turno. E continuerà a farlo anche tra un anno e mezzo, se lei sarà ancora a Palazzo Chigi". Italo Bocchino, in studio, sbarra gli occhi e anche la Gruber mostra perplessità, parlando di "definizione un po' cruda".
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