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Massimo Giletti vola in Sicilia poi esplode: "Una vergogna"

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Durante l’ultima puntata di Non è l’Arena, Massimo Giletti ha continuato a parlare di Matteo Messina Denaro. Durante la puntata, il conduttore ha mostrato un filmato in cui lui e la sua troupe hanno fatto un viaggio in Sicilia, a Campobello di Mazara, dove viveva il boss mafioso. Un regno dove il boss si muoveva liberamente, protetto dagli stessi abitanti della zona, che, infatti, non apprezzano le domande e le telecamere a loro rivolte. Giletti, addirittura, sottolinea il racconto di un testimone, secondo cui in una villa a Palermo si sarebbero svolti festini a cui partecipavano politici, imprenditori e a volte lo stesso Messina Denaro. Testimonianza su cui, però, c’è da porsi più di una domanda d’attendibilità.

 

 

 

Approfittando del tema, però, Massimo Giletti ha colto l’occasione per cavalcare un’altra battaglia: quella del caro-biglietti aerei per le isole. Dilemma d’ogni studente o lavoratore fuori sede che deve tornare in Sicilia. Giletti ha così arringato: “Dovreste fare una battaglia per la gente siciliana, perché per arrivare in Sicilia, da Roma o Milano, si devono pagare 400 o 500 euro di biglietti aerei ed è una vera vergogna e la politica siciliana forse dovrebbe fare qualcosa, anziché stare in silenzio”.

 

"Una vergogna". Giletti furioso, lo sfogo a Non è l'Arena: guarda qui il video

 

Una polemica non fine a sé stessa, certo, perché il problema di chi dal continente deve tornare in Sicilia è sempre più consistente. Chi non si muove con largo anticipo e non può programmare le partenze, finisce con il pagare un volo per Palermo più che se si recasse in Arabia Saudita o Turchia. Situazione Paradossale. Un volo diretto da Roma a Catania arriva a costare 369 euro con Ita Airways. Anche Assoutenti ha denunciato una situazione divenuta insostenibile: “Chi deciderà di muoversi in aereo per trascorrere le feste in famiglia dovrà fare i conti con pesanti rincari dei biglietti. Il volo di sola andata Roma-Catania di giovedì 6 aprile parte da 369 euro, quello per Palermo da 253 euro”. E, da destra a sinistra, anche in Parlamento piovono critiche alle compagnie aeree sul caro biglietti. Chissà che l’appello di Giletti non possa cambiare, almeno in parte, una politica dissanguante per i fuorisede siciliani.

 

 

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