"E' grammatica". Italo Bocchino fa secchi Gruber e Bersani
"Al governo ci sono fascisti?". Italo Bocchino sbuffa e si sbraccia, ma a Otto e mezzo è ancora una volta uno contro tutti. In studio si finisce a parlare del rischio fascismo e Pier Luigi Bersani commenta le parole di Giorgia Meloni sulle Fosse Ardeatine: "Inaccettabili, tu non puoi dire 'italiani uccisi'", è la sentenza dell'ex segretario del Pd, oggi in Articolo 1 e tentato dal riprendere la tessera dem sull'onda del successo di Elly Schlein alle primarie.
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"Tra l'altro 7 non erano italiani", gli dà man forte la Gruber. "Italiani non è riassuntivo. C'erano degli italiani che hanno fatto l'elenco, si chiamavano fascisti. La nostra Costituzione è anti-fascista. Mi piacerebbe sentire la parola 'fascista' dalla Meloni. Se non le piace questa Costituzione ne prova a fare un'altra. Sennò se giura su questa Costituzione qui il 25 aprile lo festeggia". "Ma tu vedi fascisti in giro?", chiede Bocchino. "Sì, sì li vedo. Se vuoi ti porto le foto".
"E' grammatica, non è colpa mia". Italo Bocchino gela la Gruber, guarda il video a Otto e mezzo
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"Bersani dice una cosa giusta - interviene Mariolina Sattanino -. Vogliamo sentire queste parole uscire dalla bocca della Meloni, fascismo e antifascismo. Cosa c'è di male?". "Voi volete sentire una cosa da una persona nata nel 1977...". "Per favore non cominciamo con questo voi...", si arrabbia la Gruber. "Voi - replica secco Bocchino indicando Bersani e Sattanino -, in due l'hanno chiesto, è plurale. E' grammatica, non è colpa mia".
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