Non è l'Arena, Giletti: "Lei è uno pericoloso". In studio finisce malissimo
«Qualcuno mi aveva sconsigliato di ospitarlo in studio, perché è uno pericoloso. Ma io voglio ascoltarla». Massimo Giletti introduce così Pasquale Nello Valitutti, l’anarchico che dice di condividere parole e gesti del compagno di lotta Alfredo Cospito. A Non è l’Arena i telespettatori sono abituati a guardare negli occhi “l’orrore”. Nella sua declinazione più seria (lo spaccato della vita quotidiana del boss latitante Messina Denaro) e in quella per così dire più faceta (le ospitate estreme dei vari guru no vax).
Ma la presenza di Valitutti, oggettivamente, risulta indigesta. Il combattente riafferma con inquietante tranquillità le sue posizioni: «Se fossi stato al posto di Alfredo sì, avrei sparato anche io». Parole di fronte alle quali Francesco Storace e Gianluigi Paragone trasecolano. «Lei non può pensare che sia normale andare a colpire delle persone che fanno come mestiere l’ingegnere nucleare», allarga le braccia Giletti. «Lei usa il lessico della lotta armata, nel 2023», sottolinea Paragone, che contesta a Valitutti le violenze di piazza degli anarchici a Torino.
"Ero nervoso": Valitutti si scusa in diretta, cos'è successo a telecamere spente
«Ma cosa c'entra il commerciante che si trova la vetrina spaccata perché a voi un giorno vi gira male? A casa la prendono per matto». Replica sconcertante: «Matta è la gente che accetta la violenza quotidiana». Con Storace lo scontro più acceso. «C’è un punto limite. Io so cosa vuol dire giustiziare, non lo concepisco come uno scherzo. Lei ha detto cose gravissime, se le avessi dette io starei già in galera e lei invece può andare ovunque», spiega l’ex governatore del Lazio. Nello lo accusa di mentire: «Voi avete ucciso per fini politici». E Storace esplode: «Lei è anziano e su una sedia a rotelle altrimenti si meriterebbe uno sganassone. Si deve vergognare». Impossibile.
"Sì, avrei sparato". E Paragone travolge l'anarchico: caos totale in diretta tv | Video