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Storace contro Valitutti: "Io starei già in galera, lei invece..."

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"Provo molto disagio questa sera". Francesco Storace inizia così il suo confronto diretto con Pasquale Nello Valitutti, anarchico e compagno di lotta di Alfredo Cospito ospite di Massimo Giletti a Non è l'arena, su La7. "Io per la sua politica non provo disprezzo, sia chiaro - premette l'ex governatore del Lazio -, io rispetto chi combatte per le proprie idee, l'ho fatto da giovane figuratevi se non lo faccio ora. Però c'è un punto limite. Io so cosa vuol dire giustiziare, non lo concepisco come uno scherzo. Lei ha detto cose gravissime, se le avessi dette io starei già in galera e lei invece può andare ovunque". E il pubblico in studio applaude. 

 

 

 

Valitutti prova a intervenire ma Storace lo zittisce: "Lei adesso ascolta quello che devo dire io. I principi anarchici sono da rispettare come tutte le ideologie e le idee, è vero che non hanno una struttura piramidale, è un fenomeno socio-politico. Ma a me non spaventa solo la gambizzazione di Adinolfi ma il disegno lucido e criminale della bomba alla caserma dei carabinieri (il riferimento è alle due accuse per cui è stato condannato Cospito -. Una 20 minuti dall'altra. Aspettiamo che arrivino e poi li ammazziamo tutti. Questo è terrorismo", altro applauso in studio. 

 



"Lei ha detto cose gravissime, io sarei già in galera": guarda il video di Storace a Non è l'arena
 

 

"Cospito sta al 41 Bis da maggio, da quasi un anno. Ma lo sciopero della fame lo ha cominciato quando è arrivato il governo Meloni. Altro che furbizie... altro che furbizie! Non ci può incantare su questo. Lei un giorno arriverà a spararci a tutti, magari. Però glielo dico prima: lei ha sbagliato". Valitutti prova a difendere l'indifendibile: "Alfredo ha detto che avrebbe iniziato lo sciopero della fame il 20 ottobre, prima del governo...". "Però il centrodestra aveva già vinto le elezioni", gli ricorda inutilmente Giletti.

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