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Elly Schlein travolta da Feltri: "Dove sono i fascisti"

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"Devo solo muovere un appunto a Elly Schlein". In meno di un  minuto, Vittorio Feltri demolisce nel merito la neo-segretaria del Pd, la cui vittoria alle primarie dem di una settimana fa viene considerata quasi all'unanimità una rivoluzione per la politica italiana, non solo a sinistra. 

 

 

 

"Lei già parla di alleanze - analizza il condirettore di Libero ospite di Giuseppe Brindisi a Zona Bianca, su Rete 4 -. Ma tu per fare l'alleanza con qualcuno hai bisogno di presentarti con un programma, con una proposta. Lei non ha fatto nessun programma, si è limitata a parlare di antifascismo". Un problema, quello della mancanza di programma, evocato anche da Romano Prodi.

 

 

 

"Una cosa assurda. Dov'è il fascismo? Dove sono i fascisti? Sono morti tutti 70 anni fa - si inalbera Feltri -. Oggi se uno fa il fascista cosa fa? Va in giro con il manganello o l'olio di ricino? A me non risulta, e sì che io vivo tra la gente quindi non sono insensibile a una cosa del genere. I fascisti non ci sono".

 

 

 

"Non ci sono?", incalza Brindisi. "Non ci sono, ci sono stati fino al 1945. Io sono nato nel 1943 e quindi difficilmente a 2 anni avrei potuto fare incontri con fascisti e avere avuto con loro un rapporto personale". Come dire, "i fascisti immaginari" che a sinistra non vanno mai fuori moda.

 

 

 

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