Otto e Mezzo, vergogna-Giannini contro Meloni: "Strage di Stato... ?"
Massimo Giannini, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, nella puntata del 3 marzo, difende il suo titolo sulla prima pagina de La Stampa sul naufragio di Cutro: "Strage di Stato? Ne sono convinto", tuona il direttore. "Al di là di quello che è accaduto - ora se ne occuperà la magistratura e si capirà cosa non ha funzionato - dal punto di vista dell'organizzazione di quella notte, è chiaro che si respira un clima diverso", attacca Giannini. "Quello che mi ha indignato di più è quello che è successo dopo: le parole del ministro Piantedosi sono inaccettabili, non si può dire che è colpa dei genitori che lasciano partire i propri figli, e ho trovato fastidiosa al limite dell'intollerabile l'assenza di Giorgia Meloni, possibile che in quattro giorni non sia riuscita a trovare uno slot per fare quello che poi ha fatto il presidente della Repubblica Mattarella?".
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"Davanti a quelle sfilata di bare bianche non esistono colori politici. Penso che anche la destra, che pure ha sull'immigrazione le posizioni che conosciamo", sottolinea Giannini, "faccia fatica a reggere la faccia feroce". E conclude il direttore de La Stampa: "Mi sarei aspettato di più dalla Meloni, speriamo che al ritorno dall'India dica qualche cosa di più partecipato rispetto a questa strage che non fermiamoli prima che partano. Su, smettiamola. Quando c'è gente da salvare si salva, poi discutiamo di tutto il resto".
Qui l'intervento di Massimo Giannini a Otto e mezzo
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