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Rocco Casalino umiliato dopo Belve: "Figura barbina che la dice lunga"

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Dopo le confessioni-bomba a Belve, il dubbio è sul tavolo. Rocco Casalino è uno sprovveduto o uno spaccone? A giudicare dalla carriera politica clamorosa, che lo ha visto passare nel giro di una decina d'anni, dal Grande Fratello e dai salotti televisivi a Palazzo Chigi, la risposta corretta sembrerebbe essere la seconda. Ma sul s Aldo Grasso, temutissimo critico televisivo, si concede una sapida riflessione sul tema. 

 

 

 

"Gli ospiti che si offrono alle domande di Francesca Fagnani - scrive - appartengono a due categorie: gli sprovveduti e i sicuri di sé. Ma gli uni e gli altri escono sempre sconfitti, tanto da far pensare che il genere sia uno solo: quelli cui piace apparire a ogni costo. Anche a costo di venire sbranati". Le parole sull'ex portavoce del premier Giuseppe Conte sono durissime: "Che un responsabile della comunicazione di un partito politico, il Movimento 5 Stelle ed ex portavoce del premier Conte, abbia fatto una figura così barbina, la dice lunga sulla statura degli uomini che pretendono di governarci".

 

 

 

 

La critica non è solo mediatica e comunicativa, ma addirittura umana. Casalino, infierisce Grasso, "ha mostrato quella fragilità che si tramuta in arroganza nel momento in cui il debole presuntuoso occupa un posto di potere". La gaffe su Madame Bovary scritta da Baudelaire (definito peraltro da Rocco uno dei suoi poeti preferiti...) è solo la spia di un problema ben più serio: quello di "non avere la statura per un ruolo così delicato". Tanto da far sorgere al critico un dubbio: l'alter-ego di Conte "era in astinenza da video?".

 

 

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