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Rampelli, scontro con la Di Cesare: "Piantala di dire idiozie"

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Scontro in diretta da Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, nella puntata del 28 febbraio sul naufragio a Crotone, tra Fabio Rampelli e Donatella Di Cesare: "Esistono dei trafficanti di uomini, gli scafisti, che provocano la morte di persone disperate. Dopodiché il ministro Piantedosi voleva esprimere una problematica, quella che queste persone si affidano ai trafficanti di uomini senza sapere cosa li aspetta e pagando un biglietto esoso, si parla di 7mila euro. Probabilmente se un genitore sapesse dei viaggi della morte rimarrebbe nella sua terra anche nel rischio di bombe", spiega Rampelli.

Qui lo scontro a DiMartedì tra Rampelli e la Di Cesare

 

 

Ma la filosofa lo interrompe e attacca: "Troppo comodo, le responsabilità sono della politica. L'Italia è un grande Paese e deve avere finalmente una politica adeguata". "Non c'è una Pese che liberalizza l'immigrazione irregolare, dovete piantarla di raccontare idiozie", ribatte Rampelli. "Il diritto di migrare è un diritto umano fondamentale in caso di guerre e persecuzioni", risponde la Di Cesare. "C'è il diritto di restare a casa propria", taglia corto Rampelli. 

Intanto a Steccato di Cutro, nel crotonese, dove all’alba di domenica un barcone con almeno 180 persone a bordo è naufragato davanti alla costa, continuano le ricerche. L’ultima vittima è stata recuperata ieri sera, poco prima delle otto, a Steccato, dove il mare ha restituito il corpicino di un bimbo tra i 7 e i 10 anni. Poche ore prima era stato rinvenuto il cadavere di un uomo di circa 30 anni. Sono 66, al momento, le vittime accertate del naufragio. Le salme al momento identificate sono 28, di cui 25 afghani, 1 pakistano, un palestinese e un siriano.

 

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