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Mentana da Giletti: "Parliamoci chiaro, chi non amava Costanzo..."

Roberto Tortora
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Il mondo della televisione, del giornalismo e della cultura italiana in generale è stato scosso dalla morte di Maurizio Costanzo e nel weekend gli omaggi e i ricordi di vita di amici, colleghi e ammiratori sono piovuti incessantemente e a giusta causa. Tra questi, uno dei più illustri è quello di Enrico Mentana, direttore del TgLa7, rivolto all’ormai ex-fondatore del Maurizio Costanzo Show in qualità di ospite in collegamento per il programma di Massimo Giletti, Non è L’Arena, per dare conto dell’esito delle primarie del Pd.

 

 

 

Queste le parole di Mentana: "Parliamoci chiaro, a noi spetta come giornalisti di raccontare al pubblico che li conosce meno tutte quelle persone che scompaiono o che emergono da una minore notorietà. Costanzo lo conoscevamo tutti allo stesso modo – spiega Enrico Mentana - ciò che ha creato questa spinta emotiva così larga è dato dal fatto che tutti hanno il proprio Costanzo. Chi lo amava, chi non lo amava, ma tutti hanno un pezzo di Costanzo nella propria vita, nei ricordi. Maurizio, poi, per noi giornalisti, per noi gente della televisione era una persona generosissima. Beninteso, presidiava i propri spazi e ci teneva, però collaborava, ti chiedeva di collaborare con lui e quando lo faceva, e lo si è visto nelle cose che abbiamo fatto insieme – prosegue il direttore del telegiornale di La7 - non è che diceva 'io però sono Costanzo, tu sei giovane', no, compartecipava e lo ha fatto con tanti e d’altronde è colui che, da perfetto talent scout della televisione, ha fatto scoprire e crescere personaggi che poi sono diventati personaggi che poi sono diventati figure centrali della nostra vita nel mondo dello spettacolo, informazione e politica". 

 

 

 

 

Mentana ha spiegato, poi, il perché del successo intramontabile del Maurizio Costanzo Show, salotto di discussione capace di passare da tematiche serie a puro cabaret con la stessa efficacia: "Se tutti sono passati di lì, vuol dire che c’era una centralità. L’ho già detto e lo voglio ripetere: cos’è la ricetta Costanzo? La capacità innata, non dello studioso, non di colui che so che ha letto tutti i libri di Marshall McLuhan o cose del genere – conclude Mentana - ma la sua capacità innata di mettersi in sintonia con quelli che sono i desideri espressi e inespressi di chi sta dall’altra parte del televisore, dell’opinione pubblica in buona sostanza. È l’aspetto fondamentale, è una ricetta che porta via con sé, tutti facciamo oggi quello che cominciò a fare lui nel 1976 con Bontà Loro, tutti facciamo dei talk, più o meno salottieri, più o meno di contrapposizione, però la ricetta iniziale è la sua e non è stata superata".

 

 

 

 

L’elogio funebre di Enrico Mentana si è chiuso con il fragoroso applauso del pubblico presente in studio e, virtualmente, di tutti i telespettatori. Dopo due giorni di camera ardente in Campidoglio, i funerali di Costanzo si terranno oggi alle 15 alla Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma. La cerimonia funebre sarà trasmessa in diretta tv sia su Canale 5, a partire dalle ore 14 con lo speciale di Verissimo – Ciao Maurizio condotto da Silvia Toffanin sia su Rai 1, a partire invece dalle 15 con lo speciale di Oggi è un altro giorno condotto da Serena Bortone. Una diretta "quasi" simultanea, come quella celebre che proprio Maurizio Costanzo fece con Michele Santoro nel ‘91 come campagna mediatica antimafia. Il miglior modo, probabilmente, per lasciarlo andar via per sempre.

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