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Lilli Gruber, la frase choc sulla MelonI: "Storie di sesso e letti..."

Roberto Tortora
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L’assoluzione di Silvio Berlusconi al processo Ruby Ter è stata un duro colpo per la sinistra, che segue immediatamente il trionfo alle regionali in Lazio e Lombardia dei candidati di centrodestra, Fontana e Rocca. E ha scatenato, di conseguenza, più di un dibattito televisivo sia sulle reti di Stato sia sulle private generaliste. Uno di questi è “Otto e Mezzo”, il salotto di La7 condotto da Lilli Gruber. Sempre pungente e furba, stavolta la Gruber, però, è incappata in uno scivolone. Nel commentare la notizia e nel rivolgersi a Rosi Braidotti, filosofa e docente all’Università di Utrecht, in collegamento via web, la conduttrice ha fatto una considerazione evitabile: “L’Italia per la prima volta ha una donna presidente del Consiglio, ma lei s’immagina se su Giorgia Meloni venisse fuori la metà della metà della metà della metà di quello che è venuto fuori dei comportamenti cosiddetti privati di Berlusoni che, essendo stato presidente del Consiglio, in realtà erano pubblici e dovevano essere pubblici. Mi figuro se Giorgia Meloni fosse coinvolta in una di queste storie di sesso, di letti…”.

La Gruber non ha fatto in tempo a concludere l’intervento, è stata subito ripresa duramente dal Direttore del Secolo d’Italia, Italo Bocchino, uno degli ospiti abituali del talk di La7: “Da escludere completamente vista l’elevata moralità di Giorgia Meloni e una sobrietà nello stile di vita che è una cifra del suo successo!”. Quasi subito la conduttrice, consapevole di aver fatto una gaffe, ha provato a correggere il tiro: “Si, ehm, no, quello che volevo cercare di capire, Berlusconi lo stanno facendo passare per una vittima di un sistema giudiziario anomalo?”. Dopo un nuovo intervento di Rosi Braidotti, filosofa e docente all’Università di Utrecht, la Gruber ha voluto giustificarsi ulteriormente: “Ovviamente io per paradosso ponevo questa domanda, immaginatevi, a Giorgia Meloni non le verrebbe perdonato un millesimo, in quanto donna, di quello che ha combinato Berlusconi in questo ruolo istituzionale. Ha un comportamento specchiato e consono al suo ruolo”. E Bocchino ha rincarato la dose: “Abbiamo un presidente del Consiglio donna finalmente, non è ricattabile da nessuno per niente, è adamantina, ha fatto della sobrietà una cifra importante del suo stile di vita e del suo modo di essere leader politico”.

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