Maratona Mentana, Mieli massacra il Pd: "5 mesi inutili"
Paolo Mieli fa un'analisi lucida di questa sconfitta colossale della sinistra alle elezioni regionali del Lazio e della Lombardia. L'editorialista del Corriere alla "Maratona Mentana" mette il Pd spalle al muro. E lo fa a modo suo, senza usare giri di parole. "Il dato - spiega Mieli - è abbastanza chiaro, ha vinto il centrodestra. Colpisce soprattutto il risultato della Lombardia. Avevamo lasciato Fontana con il caso camici e l'emergenza Covid, tutte storie superate che il Pd si è bevuto rinunciando a comporre un proprio programma". Poi l'affondo pesantissimo: "In questi mesi che ci separano dal 25 settembre scorso non è cambiato nulla, sono stati inutili per il Pd. Infatti tutta la retorica sul governo in bilico o altri attacchi al centrodestra non sono servite. Ha vinto il centrodestra", spiega Mieli.
"Perché abbiamo perso": partita la lagna del Pd, volano botte da orbi
Infine una riflessione anche sulle tempistiche per la scelta del nuovo segretario: "Il rinvio del congresso è stato del tutto inutile. Sapevamo dopo il 25 settembre che la partita sarebbe stata tra Bonaccini e Schlein e che Bonaccini è il favorito. Non capisco a cosa sia servito questo rinvio". Parole che ricordano quelle di Pierfrancesco Majorino che subito dopo la batosta ha attaccato Letta: "Siamo l'unico partito al mondo che ha deciso di fare una consultazione interna per la scelta del leader in concomitanza di un appuntamento elettorale. La mancanza di un leader si è sentita...".