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Terremoto in Turchia, Tozzi: "Quando arriva la catastrofe"

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Mario Tozzi, ospite di Bianca Berlinguer a Cartabianca, su Rai tre, nella puntata del 7 febbraio commenta la tragedia del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria. "Cosa succederà dopo il terremoto? È difficile dirlo, le scosse di replica in teoria andranno scemando di magnitudo ma non possiamo fare grandi previsioni", spiega il geologo in diretta. Quindi avverte Tozzi: "Gli eventi naturali però diventano catastrofici quando noi non ne vogliamo tenere conto". 

 

 

Sempre Tozzi su La Stampa aveva scritto: "Varrà la pena di ricordare che non è il terremoto che uccide, ma la casa costruita male e, da questo punto di vista, la Turchia (e anche la Siria) assomiglia moltissimo all’Italia". "Responsabile di questo sisma è la grande faglia dell’Anatolia Orientale, una spaccatura lunga oltre 200 km che segna il confine fra il blocco crostale anatolico e quello dell’Arabia Saudita", ha spiegato il geologo. "Le due placche sono in continuo movimento e sfregano lungo quella faglia: quando si accumula abbastanza energia, le due parti scattano lateralmente una rispetto all’altra, provocando uno spostamento, in questo caso stimato in circa tre metri in orizzontale. Contestualmente, in profondità, si liberano le onde sismiche che dispiegano in superficie gli effetti più gravi, compresa la possibilità di scatenare tsunami, se l’ipocentro è sott’acqua o nei pressi, e se l’energia è sufficiente".

 

 

Intanto continua a salire il bilancio delle vittime del sisma, che ora è di oltre 11mila morti, dopo che il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante la visita nella zona più colpita dal sisma ha detto che i morti accertati sono 8.574.

 

 

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