Tg1, la "voce" dell'anarchico Alfredo Cospito: cos'è accaduto a dicembre
La curiosità la desta Gianfranco Rotondi, con uno dei suoi tweet abbastanza tosti: «Cospito deve avere un ufficio stampa formidabile se è vero che le sue intemerate in aula di giustizia sono state proposte “in voce” ben due volte dal Tg1 ai primi di dicembre, assai prima del clamore mediatico di questi giorni».
Siamo andati a curiosare e in effetti è come dice l’esponente centrista, ora parlamentare di Fdi. In pratica, si fa un gran baccano sul divieto di comunicare dal 41-bis, ma il Tg1 è riuscito a mandare in onda la voce del bombarolo anarchico per ben due volte nell’edizione delle 8 del 6 dicembre scorso. Per carità, c’è il diritto alla difesa – il servizio del tg1 riguardava l’udienza in corso a Sassari – e quello di cronaca.
Dice Cospito nell’occasione: «Condannato in un limbo senza fine, in attesa della fine dei miei giorni. Non ci sto e non mi arrendo ma continuerò il mio sciopero della fame per l’abolizione del 41 bis e dell’ergastolo ostativo». Nessun reato, ovviamente, dal servizio pubblico, ma la curiosità rimane. Anche perché si è scelto di dargli voce e non di raccontare semplicemente quello che l’imputato aveva dichiarato in udienza.
Con Cospito non si tratta: assistenza sanitaria e null'altro. L'analisi di Andrea Pasini