Littizzetto e Fazio deridono Diaco: "Il suo nome..."
"Ma hai visto Diaco?", "Ho visto, ho detto 'pensa se avesse lì Luciana'". Fabio Fazio e Luciana Littizzetto si danno di gomito a Che tempo che fa, su Rai 3, prendendo di mira il collega Rai Pierluigi Diaco, che in settimana a Bella Ma', su Rai 2, ha fatto chiacchierare molti a viale Mazzini per la sua sfuriata con una signora che in studio aveva appena detto "che pal***e".
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"Porca miseria In esilio mi mandava...", ironizza la Littizzetto, nota per il suo ricorso abbastanza frequente al turpiloquio nei suoi monologhi comici. "Tu a me devi fare un monumento!", le ricorda Fazio. La regia di Rai 3 manda in onda lo spezzone di Bella ma', con la signora Raffaella fermata e zittita da Diaco: "Non si può fare, non si dicono parolacce, siamo il servizio pubblico". "Al catechismo - commenta la comica torinese -, infatti Diaco è abbreviativo di diacono". "Ora tu vai a casa e scrivi 10mila volte 'non devo dire che palle'", intima il conduttore.
"Faccio un appello a Mara, Mara Maionchi - prosegue imperterrita la Littizzetto: Mara non andare mai da Diaco. Iva, gira alla larga che ti manda ai lavori forzati". In realtà Iva Zanicchi a Bella ma' c'è già andata e ha raccontato pure una delle sue barzellette sconce, sia pure contenuta nel linguaggio. E per questo Diaco le ha pure stretto la mano.
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"Tu sei fratacchione - continua poi la Littizzetto rivolgendosi a Fazio -, in onda le parolacce non le dici e poi quando hai finito, pa-pam! Ma le parolacce possono dirle solo i politici? Guarda che La Russa non si sveglia nemmeno la mattina se non può dire le parolacce. C'è anche un bosco che si chiama Trepalle, vicino a Livigno: non è che gli abitanti chiedono scusa ogni mattina. A Diaco auguro di non andare mai a cena con Ceccherini: dopo, si farebbe 7 anni in Tibet".