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Non è l'Arena, l'anarchico minaccia: "Sarete nel mirino delle armi"

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Le telecamere di Non è l'Arena si muovono Roma, dove va in scena la protesta a favore di Alfredo Cospito. Qui gli anarchici urlano in coro: "Fuori Alfredo dal 41 bis". I simpatizzanti pro-terrorista si sono dati appuntamento sul Lungotevere, davanti al ministero della Salute: "Il 41 bis è un regime di tortura incostituzionale", dice un partecipante mentre "Se Alfredo muore, voi vi siete messi nel mirino delle armi rivoluzionarie", minaccia l'anarchico Pasquale Valitutti.

 

 

E ancora, il 76enne presente in Questura, la notte tra il 14 e il 15 dicembre del 1969, nella stanza accanto a quella da dove cadde Pino Pinelli, si dice d'accordo con Cospito: "La lotta armata come unica arma? Condivido. Penso che con le buone questa gente non ci darà mai niente. La violenza la stanno facendo loro contro Alfredo. Se hai due alternative: lasciar correre o giustiziare, ammazzare, far pagare a queste persone...".

 

 

Ma gli anarchici non hanno preso solo le strade, dato che hanno occupato anche l'università La Sapienza. "Via la Digos dall'università", si sente gridare mentre la troupe è costretta a rimanere fuori. "Andatevene", si sente intimare all'inviata che chiede: "Non mi spingere", "Sì ma andate", minaccia lo studente anarchico. Poi in serata gli anarchici hanno dato vita, sempre a Roma, a un corteo non autorizzato a Piazza Vittorio. 

 

Qui il servizio di Non è l'Arena sulle proteste pro-Cospito

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