Striscia la notizia, ricordate il caso di Malika? "Cosa la lega a Soumahoro"
C'è qualcosa che lega il caso di Malika Chalhy, la ragazza cacciata dai genitori per via del suo orientamento sessuale, e Aboubakar Soumahoro come mostra un servizio di Striscia la notizia andato in onda su Canale 5 nella puntata del 3 febbraio. La storia di Malika commosse mezza Italia e in tanti le donarono dei soldi per aiutarla a rifarsi una vita. Peccato che lei (mentendo) invece li usò per comprarsi anche un cane di razza da migliaia di euro e un’auto di lusso. Essa ha qualcosa in comune con l’onorevole Soumahoro: entrambi hanno usato per le loro raccolte fondi la stessa piattaforma: GoFundMe.
Solo un caso? L'inviato di Striscia Pinuccio ha indagato sui meccanismi di questa piattaforma, la cui EU Corporate Affairs Director Elisa Liberatori Finocchiaro, però, ha rifiutato di essere intervistata sulle tante anomalie emerse. Ma ha inviato una mail per dire che le campagne di GoFundMe – comprese quelle di Soumahoro – sono regolate dai termini di servizio, chiari e uguali per tutti.
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Pinuccio ha scoperto che GoFundMe non garantisce che le donazioni benefiche saranno utilizzate secondo lo scopo della raccolta fondi descritto. Sempre nello stesso documento c’è però scritto che GoFundMe potrebbe intervenire in alcuni casi di condotte vietate per rimuovere qualsiasi raccolta fondi e/o indagare su qualsiasi utente che, a loro esclusiva discrezione, violi i termini di servizio. E tra le condotte vietate figura anche “la raccolta o erogazione di fondi per qualsiasi scopo diverso da quello descritto nella descrizione della raccolta fondi”.
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"Allora perché GoFundMe non è intervenuta quando la Lega Braccianti ha utilizzato i soldi della raccolta fondi destinata ai bambini dei ghetti di Torretta Antonacci e Borgo Mezzanone (dove non ci sono bambini) per la spedizione di una salma? Non è uno scopo diverso rispetto a quello dichiarato?", si è chiesto Pinuccio, che lancia anche un appello a tutti quelli che hanno donato e si sentono truffati: "Chiedete indietro i soldi".