Berlusconi: "Pensioni minime a 1000 euro. A chi andranno"
"Se l’arte di governo consiste nel fare il bene possibile nelle circostanze date, questa volta direi che lo abbiamo fatto al di là di ogni dubbio". Silvio Berlusconi, ospite di Barbara Palombelli a Stasera Italia, su Rete 4, nella puntata del 3 febbraio, fa un bilancio sui primi cento giorni del governo. "In poche settimane, e con una squadra di governo non ancora rodata, abbiamo varato una legge finanziaria che anticipa alcune delle riforme strategiche che sono nel programma di Forza Italia: un primo aumento delle pensioni minime, salite a 600 euro, alcuni passi sulla strada della decontribuzione dei contratti di primo impiego dei giovani, provvedimenti fiscali che estendono la flat tax".
Eppure, osserva il Cavaliere, "la gran parte delle risorse erano bloccate dalla necessità assoluta di fronteggiare il caro-bollette e il prezzo dell’energia. In queste condizioni non si sarebbe potuto fare altro. Certo, è solo l’inizio, gli impegni presi in campagna elettorale nei cinque anni rimangono tutti validi. Li realizzeremo nell’ambito temporale della legislatura. Le polemiche di questi giorni che riguardano la giustizia, rafforzano la nostra convinzione che è necessario approvare rapidamente una riforma del sistema giudiziario, dando attuazione agli impegni presi dal ministro della giustizia Carlo Nordio, impegni che noi condividiamo totalmente".
Pensioni, scatta l'ora degli aumenti: quando arriva il maxi-assegno
"Il nostro impegno di legislatura è quello di portare le pensioni minime a 1000 euro per tutti, anziani e disabili, comprese le nostre mamme, che non hanno mai potuto svolgere un lavoro retribuito sacrificandosi per la famiglia tutta la vita. L’altro impegno è quello di offrire una speranza concreta di lavoro ai nostri giovani, ai nostri ragazzi, perché sono troppi quelli che oggi non studiano e non lavorano. Il nostro progetto prevede invece, di giungere alla completa defiscalizzazione e decontribuzione per i contratti di primo impiego. Questo significa ridurre a meno della metà il costo del lavoro effettivo sostenuto da un’azienda", conclude il leader di Forza Italia.