Sanremo 2023, Mengoni-choc: "Gli schiaffi insegnano molto"
Marco Mengoni rimane con i piedi per terra. In vista di Sanremo l'importante è "divertirmi". Il resto? "Se si vince, bene, se non si vince fa lo stesso. Porto un me stesso diverso da quello di dieci anni fa, alla fine di un percorso, e per me è una festa, mi voglio divertire". A dieci anni di distanza dalla vittoria con L’essenziale il cantante non smette di stupirci. Per lui l'edizione di quest'anno della kermesse musicale sarà un’occasione per far partire la terza parte di Materia, ultima parte del progetto in tre album ancora in lavorazione e per farsi conoscere come un cantante diverso.
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Complice Lido Mengoni"un quartier generale, un hub creativo" al Circolo canottieri di Sanremo, nel quale l’artista, attraverso i social, le piattaforme streaming, offrirà momenti di intrattenimento e musica, ritagliandosi un angolo divertente con Fabio De Luigi. E se qualcosa dovesse andare storto non c'è problema.
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"Anzi - confessa a Repubblica - mi auguro di sbagliare ancora perché prendendo schiaffi ho capito molte cose. E sono cambiato. Lo dico nella canzone: ho capito che il tempo che sembra buttato via ci permette di fare cose importanti. Che la noia, che ho sempre disprezzato, fa uscire la parte creativa di te. È una canzone di speranza, c’è del contrasto positivo, quello che ti permette di crescere, nel bene e nel male". E sulla polemica scatenata dal videomessaggio di Zelensky, Mengoni fa capire subito da che parte sta: "Condividere la serata con un messaggio di pace è del tutto in linea con quello che è il mio animo. Non ci vedo nulla di oscuro o negativo: aggiungerebbe qualcosa alla mia vita".