L'aria che tira, rissa con la grillina che sbraita: Sallusti se ne va
La senatrice grillina Alessandra Maiorino continua a interromperlo e alla fine Alessandro Sallusti prende una decisione drastica: staccarsi il microfono e andarsene da L'aria che tira. E' il culmine di una mattinata iniziata malissimo per Myrta Merlino: pochi minuti prima la scena, assai più cruenta e ricca di insulti, si era ripetuta in studio con Vauro Senesi che si era alzato e aveva lasciato la diretta.
L'Ucraina, la Russia, Putin e Zelensky restano temi assai divisivi. Vauro definisce Zelensky "un pupazzetto, un criminale". La Maiorino difende a spada tratta la decisione del Movimento 5 Stelle di votare contro la fornitura di armi italiane a Kiev. Il direttore di Libero, in collegamento da Milano, sostiene che in molti casi la verità è un punto di vista: "Sia Zelensky sia Putin fanno propaganda", risposta indirizzata ai cosiddetti pacifisti convinti di detenere l'unica lettura corretta della realtà. La Maiorino ironizza: "Così uccide Socrate due volte".
Anche Sallusti se ne va: guarda il video a L'aria che tira
La palla torna a Sallusti: "Dovrebbe proprio ripassare la storia della filosofia, se c'era qualcuno che credeva che la verità è fatta dagli uomini e non è un valore assoluto è proprio Socrate". "No dovrebbe ripassarla lei", replica piccatissima la senatrice grillina. "Si va beh guardi, faremo un confronto", replica stizzito il direttore di Libero, che poi scende sul piano politico: "Io non so se lei c'era, ma il suo partito ha votato per l'invio di armi e per stare dentro il patto Nato". "Era il 1 di marzo - alza la voce la Maiorino -, era appena iniziata la guerra e le circostanze erano completamente diverse". Ne nasce una gazzarra con la voce della Maiorino che si sovrappone continuamente a quella del direttore. "Maiorino abbia pazienza, quando lei parlava Sallusti sorrideva e stava zitto", la riprende la Merlino. Troppo tardi: Sallusti si alza e dice basta. "Mo' se ne va pure Sallusti... No ti prego Alessandro!", sono le parole accorate della Merlino, costretta a rivedere il suo dibattito in corso d'opera. "Gesù, è come il Grande Fratello. Li nominiamo e poi vanno via".