Bocchino zittisce Giannini: "La riforma di Nordio? Non è difficile..."
Botta e risposta tra Italo Bocchino e Massimo Giannini entrambi in studio di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, nella puntata del 25 gennaio sul ministro della Giustizia Carlo Nordio. "Lui è stato applaudito anche da gran parte del Pd. Se si fosse votato sarebbe passato con una maggioranza molto più ampia del centrodestra che ha vinto le elezioni", sottolinea Bocchino. Che prosegue: "La riforma potrà essere giudicata quando sarà presentata nel suo complesso. Ora c'è un atteggiamento di grande contrasto a Nordio perché si vuole indebolire il governo e perché si ha una spinta a sinistra da parte della magistratura che preme".
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Qui lo scontro tra Bocchino e Giannini
E ancora, osserva Bocchino; "Io penso da uomo di destra è inimmaginabile che il governo di Giorgia Meloni possa comprimere gli spazi di intervento dei magistrati quando combattono la criminalità organizzata ma c'è stata una stortura e un abuso delle intercettazioni". Il direttore de La Stampa non è d'accorso e a un certo punto sbotta: "Qual è il punto? Riformare la giustizia nel suo complesso o non far pubblicare le intercettazioni sui giornali? Non si capisce niente. È Nordio che attacca tutti. Cosa vuole Nordio?", chiede Giannini.
Bocchino lo zittisce con una semplice frase: "Non è difficile da capire, ci vuole una riforma della giustizia".
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