Striscia la Notizia, “non lo fa nessuno”: la scoperta-choc nella città di Messina Denaro
L’arresto di Matteo Messina Denaro è un fatto storico, dato che il boss dei boss era latitante da trent’anni. Alla fine è stato catturato nel posto più ovvio: casa sua, che lo ha protetto per tantissimo tempo. Stefania Petyx, inviata di Striscia la Notizia, si era recata nel 2018 a Castelvetrano, la cittadina vicina a Trapani.
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In quel servizio il tg satirico di Canale 5 mostrò un fatto particolare: molti dei passanti fermati dall’inviata si sono rifiutati di scattare una foto reggendo in mano il cartello “la mafia fa schifo”. Probabilmente il motivo del rifiuto è da ricercare nella paura di dissociarsi, più che nel sostegno reale alla mafia. A proposito di Messina Denaro, nelle ultime ore è stato accertato che si presentava in ospedale e negli studi medici come Andrea Bonafede, mentre a Campobello di Mazara utilizzava un nome diverso. Una strategia che, secondo gli investigatori, ha aiutato il boss mafioso a condurre una vita normale.
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In pratica utilizzava l’identità di uno degli abitanti di Campobello, il geometra Andrea Bonafede, soltanto per sottoporsi alle cure mediche, dato che non sarebbe stato prudente utilizzarla anche nel paese in cui si nascondeva. Adesso gli investigatori stanno cercando di ricostruire l'ultimo periodo della latitanza - Messina Denaro sarebbe stato a Campobello almeno fin dal 2020 - comprese le generalità con le quali il boss si presentava alle persone e nei luoghi che frequentava in paese.
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