Scontro su Giuseppe Valentino, candidato di Fratelli d'Italia al Csm (candidatura poi ritirata), tra Italo Bocchino e Marco Travaglio da Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, nell'ultima puntata del 18 gennaio. "Quando candidi al Csm come vicepresidente cioè come capo uno che è indagato per 'ndrangheta... Per me è un presunto innocente ma a me preoccupa la sua biografia. È un signore che risulta in contatti strettissimi con un certo Paolo Romeo, che non c'entra niente con l'amico di Bocchino, quello dello scandalo Consip". "Anche amico tuo...", ribatte Bocchino.
La Russa, colpaccio in tv: la foto di Grasso e Bertinotti
Ignazio La Russa si difende da attacchi e critiche nello studio di Veronica Gentili a Controcorrente su Rete 4. Il presi..."Mai stato. Non l'ho mai conosciuto", precisa il direttore de Il Fatto quotidiano. "Qualche frequentazione l'hai avuta... Gli hai fatto un'intervista fatta da te", lo incalza Bocchino. "Non sono stato né intercettato né rinviato a giudizio per traffico di influenze come te e Romeo", attacca Travaglio. Quindi Bocchino lo inchioda: "Sono lo stesso che chiamasti per chiedermi la cortesia di farti togliere le cause che ti aveva fatto Romeo e che ti sarebbero costate molto. Ho ancora i tuoi messaggi di ringraziamento, Marco". "Ho pubblicato le sue precisazioni perché siamo giornalisti corretti". Comunque, taglia corto Travaglio, "è un neo fascista, reo confesso di aver ospitato Franco Freda durante la latitanza. Come fa il partito del presidente del Consiglio a proporre alla vicepresidenza del Csm uno che ha queste frequentazioni? È una questione di opportunità politica".