Otto e Mezzo, Sallusti su Messina Denaro: "Cosa dimostra sul governo Meloni"
Alessandro Sallusti è intervenuto in collegamento a Otto e Mezzo, su La7, per partecipare alla discussione su Matteo Messina Denaro, il boss dei boss che è stato arrestato nella sua Sicilia dopo trent’anni di latitanza. Per l’occasione la premier Giorgia Meloni è immediatamente volata a Palermo, dove ha parlato giustamente di giornata storica, assicurando che il suo governo continuerà la lotta alla mafia. “Non è però un arresto politico ma militare”, ha esordito il direttore di Libero.
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“Per la seconda volta - ha proseguito - un arresto del genere avviene sotto un governo di centrodestra: prima di Messina Denaro era toccato a Bernardo Provenzano. Questo smentisce la retorica e la narrazione sui governi di centrodestra poco attenti alle questioni di mafia, collaterali. Invece l’arresto di Messina Denaro è una dimostrazione, dato che è arrivato poche settimane dopo che l’esecutivo ha deciso la linea durissima nei confronti della mafia, rifiutandosi di rivedere il carcere duro”.
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“Questo fatto di oggi - ha rimarcato Sallusti - smentisce quindi che i governi di centrodestra siano diversi da qualsiasi altro governo sulla lotta alla mafia. Per quanto riguarda invece il capitolo intercettazioni, nessuno ha detto, neanche il ministro Nordio, che debbano essere limitate per la lotta alla mafia. Mi sembra una polemica molto strumentale e oggi c’è la prova che si intercetta e si arresta anche con il governo di centrodestra”.