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Bocchino contro Gruber: "Vi devo contraddire"

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"Mi dispiace dovervi contraddire". Italo Bocchino ormai è abituato: ogni volta è ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, entra nella gabbia dei leoni. Chiamato a difendere il governo Meloni e a difendersi, da solo, dalle accuse del resto del parterre (presentatrice in testa). L'ex colonnello di Alleanza nazionale e fedelissimo di Gianfranco Fini non perde la calma e ribatte: "Sulla Flat tax c'è una disinformazione in corso. Sapete chi ha introdotto la Flat tax nel sistema fiscale italiano? Un governo a guida Partito democratico. Era una Flat tax fino al 50%, dopodiché è arrivato il governo del 5 Stelle Giuseppe Conte e ha fatto uno scalone di aumento passando da 40 a 65mila euro".


"Era nel programma della Lega", lo interrompono la Gruber e Lina Palmerini del Sole 24 Ore. Bocchino non si scompone: "L'ha firmato il presidente del Consiglio Conte. C'è la firma di Renzi sull'introduzione della Flat tax e di Conte sull'innalzamento di 25mila euro. Poi arriva la Meloni, che l'aumenta a 85mila euro e 'Dio mio che catastrofe per il Paese che è la Flat tax'. Ma non ve ne siete accorti prima? Solo quando c'è la Meloni?", è l'accusa a Pd e sinistra. 

 


Bocchino contro Gruber: guarda il video di Otto e mezzo

 

"Alla Meloni - sottolinea ancora Bocchino - è stato consegnato un Paese con l'inflazione a doppia cifra e sarà in calo, con i Bot al 4% sul mercato mentre prima erano allo 0,9-1%, i tassi d'interesse al 2% deciso dalla Bce mentre prima era a zero. La crescita al 9%? Pagata dallo Stato con il Bonus 110%. La Meloni ha ereditato una casa piena di crepe e adesso si dice: guarda, è pieno di crepe".  

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