Breda, il dettaglio sul discorso di Mattarella: "Cosa non vede di buon occhio"
Il quirinalista Marzio Breda è intervenuto in collegamento con Myrta Merlino a L’aria che tira, su La7, per commentare il discorso di fine anno di Sergio Mattarella. Oltre 11 milioni di italiani hanno seguito il presidente della Repubblica prima dell’ultima cena del 2022: le sue parole sono state apprezzate in maniera trasversale, da destra a sinistra. Non a caso la premier Giorgia Meloni ha subito telefonato a Mattarella dopo il discorso.
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Il presidente ha però dato un paio di pizzicotti al governo, a partire da quello sul tema della Costituzione: “Negli ultimi anni tutti si sono alternati al potere - ha commentato Breda - quindi hanno avuto piena legittimazione di entrare a Palazzo Chigi. Il discorso gli è servito per dire che la Costituzione, che è la nostra bussola, permette tutto questo, quindi certi pretesti per liquidarla come un vecchio arnese sono oggettivamente una forzatura. È chiaro che il suo pensiero va a certe riforme che probabilmente non vede di buon occhio”.
Allo stesso tempo, però, Breda ha ricordato che “anche le riforme costituzionali non sono affare del presidente, nel senso che la responsabilità è del Parlamento che eventualmente le vota. Comunque è un punto importante perché rispetto a certe parole d’ordine, a certi pretesti sulla Costituzione che sarebbe scaduta perché non garantirebbe la governabilità, Mattarella dice: ‘No, siete entrati tutti a Palazzo Chigi a questo punto’”.