Floris e il Qatargate: "Pd partito del potere, è la prova definitiva"
"Nella percezione pubblica è soprattutto il Pd a essere colpito dallo scandalo Qatargate". Lilli Gruber, a Otto e mezzo su La7, chiede conto a Giovanni Floris dell'inchiesta per corruzione che ha travolto Bruxelles e sta imbarazzando la sinistra italiana. E il conduttore di DiMartedì la prende alla larga: "L'essere umano è debole, a contatto con tanto denaro è ancora più debole. La politica è un mondo di confine con il denaro e il potere".
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"L'Italia - prosegue - ha delle tradizioni non nobilissime nelle persone che gestiscono il denaro, anche se non siamo i soli. Una caratteristica che indebolisce l'Italia è il basso livello della classe dirigente e anche il poco ricambio. Se noi pensiamo ad Antonio Panzeri è una persona che sta là anche quando non è più eurodeputato e mantiene i contatti. Io sono convinto che questi fenomeni di corruzione si sviluppino con le Caste, l'abbiamo vissuto in Italia con Tangentopoli".
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In questa storia di cerchi concentrici, riflette Floris, riguarda il Pd: "Viene visto come il partito del potere. Fa bene a reagire in maniera molto netta, poi può assistere il loro europarlamentare dal punto di visto giudiziario ma questa politicamente è una partita decisiva per il Partito democratico. Si è accomunato all'idea di Europa, è rimasto in piedi per il concetto di avere una classe dirigente affidabile. Se la classe dirigente affidabile si scopre essere una casta che a Bruxelles si occupa di denaro questa rischia di essere la prova definitiva per il Pd".
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