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Nicola Porro zittisce Lerner: "Ong, il disastro inizia ora"

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Per ora il Qatar sta provando a comprarsi gli europarlamentari. Cosa succederà quando proveranno a comprarsi l'Europa? Nicola Porro, ospite di Bianca Berlinguer a Cartabianca, su Rai 3, lancia l'allarme sul Qatar-gate, l'inchiesta dei pm belgi sul giro di corruzione che ha coinvolto l'ormai ex vicepresidente dell'Europarlamento, la greca Eva Kaili, il suo compagno assistente parlamentare Francesco Giorgi, italiano, l'ex europarlamentare del Pd Antonio Panzeri e altri esponenti di primo piano del centrosinistra europeo. Ma la questione non è solo giudiziaria o politica. "Mi preoccupa - sottolinea Porro - l’influenza sul Parlamento Europeo da parte delle autocrazie non occidentali e non democratiche. L’Europa può vendere i suoi palazzi ai qatarini ma non può vendere le sue tradizioni e il suo crocifisso".

 

 



Il discorso poi si sposta sull'immigrazione, con un aspro scontro tra lo stesso conduttore di Quarta repubblica e Gad Lerner. "È la geografia ad aver deciso che l'Italia, insieme a Malta, è il primo porto di sbarco - spiega la firma del Fatto quotidiano -. Quando Giorgia Meloni dichiara che dobbiamo difendere i confini europei vuol dire che dobbiamo lasciarli affogare oppure ci si attiva?". Un attacco violento alla premier a cui Porro risponde così: "Non è possibile che l’immigrazione dall’Africa arrivi in questa maniera. Per le persone che sono sbarcate con le navi delle Ong il disastro comincia ora".

 

 

 

 

Non è un caso che sul tema da Fratelli d'Italia si stiano levando in queste ore dichiarazioni molto nette. "Quando FdI ha posto il problema delle Ong si è schierato tutto un mondo, compreso il M5s, in difesa, senza voler fare distinzioni, senza voler neanche accettare ciò è stato detto in alcune occasione - rivendica il capogruppo alla Camera Tommaso Foti, ad Agorà su Rai3 -. Che vi sono alcune organizzazioni che intervengono effettivamente per recuperare coloro i quali in mare hanno necessità ma vi sono anche delle Ong che praticano se pure surrettiziamente traffico di essere umani in modo ignobile". 

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