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Soumahoro, Santoro contro il Pd: "Poveri negretti, loro..."

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Il caso Aboubakar Soumahoro tiene ancora banco a DiMartedì, su La7, con Giovanni Floris che ne chiede conto a un ospite "interessato", Michele Santoro, assai vicino per sensibilità e posizioni politiche al deputato di Verdi e sinistra travolto dall'inchiesta sulle coop gestite dalla suocera e dalla moglie. L'ex sindacalista in lotta per i diritti dei braccianti immigrati, sottolinea Floris, "è una persona in cui tanti hanno creduto che sta dimostrando di avere poco controllo sul mondo che lo circonda". Santoro non può che riconoscerlo: "Diciamo che ha sbagliato in una maniera clamorosa, perché un politico deve sempre dare spiegazioni su quello che gli capita. Dire con chiarezza cosa gli è capitato, ammettere gli errori e andare avanti".

 

 

 

"Però - continua Santoro - adesso si sta un po' esagerando qua, stiamo dando la caccia a Calimero perché è piccolo e nero. Ci sta quest'elemento in un accanimento per una persona che allo stato non è neanche indagata. Quelli che l'hanno scelto nessuno li critica? No, quelli che l'hanno scelto vanno bene".



Santoro e Soumahoro, "i poveri negretti": guarda il video di DiMartedì


 

Quindi Santoro allarga lo sguardo: "Quelli che hanno sostenuto le richieste di quella cooperativa, cioè il Pd locale, perché non la difende, perché non dice che facevano le cose giuste? Sono spariti tutti, fanno come lo schiaffo del soldato, come se loro non c'entrassero. Sono rimasti sulla scena i poveri negretti, tra virgolette, a prendersi le mazzate di tutti, anche chi ha digerito che Ruby è la nipote di Mubarak e che ora si permette di dare lezioni di morale".

 

 

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