Non è l'Arena, "un malore": Memo Remigi-choc da Giletti

lunedì 5 dicembre 2022
Non è l'Arena, "un malore": Memo Remigi-choc da Giletti
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Si è sentito male, Memo Remigi. Ospite di Massimo Giletti a Non è l'arena, su La7, l'84enne cantante ha commentato l'ormai famigerata vicenda del palpeggiamento in diretta alla giovane collega Jessica Morlacchi che gli è costato poco più di un mese fa l'allontanamento da Oggi è un altro giorno e dalla Rai. Senza contare l'impatto emotivo e reputazionale di una accusa così grave come quella di "molestie".

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Giletti gli mostra il video della mano morta sul fianco della Morlacchi. "Mi fa un effetto strano - spiega Remigi -. È un gesto fatto in un momento molto sbagliato. Che non dovevo fare. Ho chiesto scusa a tutti, a Serena Bortone, a Jessica, alla Rai. Sono gesti che, a volte, ti portano a essere considerato quello che non sei. Li fai con molta leggerezza, incoscienza forse. Con Jessica c’è una grande complicità e una grande amicizia. Ha organizzato anche il mio compleanno. È una ragazza molto spiritosa, molto divertente".

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"Io la tenevo con la mano sulla spalla e poi scherzosamente, senza pensare che potessi creare tutto questo pandemonio, è scivolata la mano sulla natica. Lei mi ha dato un piccolo schiaffo sulla mano, l'ha presa e l'ha spostata davanti. E allora, se in questo frangente lei si fosse così risentita od offesa, io alla fine della trasmissione le avrei senz'altro chiesto scusa, ma non mi è stato detto niente".

Ad amareggiare il cantante e musicista soprattutto l'atteggiamento della Rai dopo che il caso è esploso per un tweet di Striscia la notizia. "Mi arriva una telefonata di un autore del programma. Ero in albergo e mi è stato detto 'Memo rimani due tre giorni senza venire in trasmissione e vedremo cosa succede perché hanno pubblicato questa cosa su Twitter. Speriamo non succeda niente perché è uno scherzo fra di voi...'. Io sono rimasto tre giorni in albergo e non ho sentito nessuno. Non sono stato convocato da nessuno. Non mi è stata data la possibilità di spiegarmi". Quando però la Rai gli fa sapere del licenziamento "mi sono sentito male. Ho avuto dei problemi di salute. Una botta così non me la sarei aspettata. In 50 anni di carriera, anche io sono stato conduttore. In ogni programma, avevo un senso di collaborazione e amici con il gruppo di lavoro. È stato uno sbaglio. Si può sbagliare una volta?! Mi sembra che ci siano altri eventi nel contesto dell’azienda che sono stati un po’ più pesanti del mio".