Striscia, Sergio Friscia: "Non appartengo a nessuno, schiaffo alla Rai
Sergio Friscia ha rilasciato una lunga intervista a tvblog.it, in cui ha parlato del suo attuale lavoro a Striscia la Notizia ma anche del passato in Rai. Innanzitutto il conduttore del tg satirico di Canale 5 ha dichiarato che lui e Roberto Lipari sono “una delle tante scommesse vinte da Antonio Ricci”. “Non siamo coppia - ha spiegato - apparteniamo a generazioni differenti, siamo diversissimi, ma quando si è palesata l’idea di lavorare insieme a Roberto ne sono stato subito molto convinto, sapevo che avrebbe funzionato”.
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Friscia ha iniziato con la Rai, ma è a Mediaset che si sta realizzando a pieno: “Per anni sono stato considerato un uomo Rai. È vero, sono cresciuto in Rai, ho condotto anche Castrocaro, Mezzogiorno in famiglia, ma chi mi ha proposto una promozione è stato Ricci. Su Canale 5 avevo fatto solo un’apparizione, poi solo serie tv e fiction. Non lo so, forse in Rai non hanno valutato di sfruttarmi meglio…”. A Viale Mazzini è stato sottovalutato? “Non lo so, i motivi delle azioni della Rai non li posso conoscere. Ancora oggi la Rai mi chiama, perché sa che il pubblico mi vuole bene e quindi magari gli ascolti salgono. Non ho spinte politiche, non ho amicizie. Umanamente ci si aspetta che dopo aver dato tanto, qualcuno se ne accorga e punti su di te. Ma, ripeto, questo non dipende da me”.
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Inoltre Friscia ha svelato di non temere ripercussioni da parte della Rai per via di alcuni servizi in cui Striscia la Notizia attacca Viale Mazzini: “Io non appartengo a nessuno. Sono un essere pensante, ma a Striscia sono al servizio della trasmissione che denuncia quando qualcosa non va. Ricci non si è mai fatto problemi ad attaccare anche Mediaset o Berlusconi, è una persona libera e trasparente. Quindi, no, non mi pongo il problema”.