Controcorrente, Casini: "Se si manifesta pacificamente...", gelo a sinistra
Pier Ferdinando Casini non usa giri di parole. Il senatore eletto con la lista del Pd ha un'opinione diversa sul decreto anti-rave varato dal governo. Casini infatti si unisce solo in parte al coro di protesta che arriva dalle opposizioni per una norma che in realtà va a ristabilire la legalità su un fronte, quello dei mega raduni abusivi, in cui mancano strumenti deterrenti per evitare che si ripetano i fatti di Modena. Casini a Controcorrente infatti dice una frase che imbarazza non poco la sinistra: "Se si manifesta pacificamente - è il ragionamento che fa Casini - chi può mettere in discussione la mobilitazione?".
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Parole chiare che vanno a riscrivere in modo concreto la narrazione di queste ore della sinistra che accusa il governo di voler limitare la libertà dei cittadini italiani.
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La riflessione che fa Casini è abbastanza chiara: la nuova norma anti-rave non va certo a ledere le libertà individuali e non nega il diritto di manifestare. Le sanzioni scattano nel caso in cui, come a Modena, il raduno diventa pericoloso per l'ordine pubblico. In tutti gli altri casi il decreto non diventa operativo. Un ragionamento piuttosto semplice che però a quanto pare non trova ospitalità dalle parti del Nazareno...