L'aria che tira, Bersani: "Non ho capito dove Meloni trova i soldi..."
«Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai, sempre pietre in faccia prenderai», cantavano Antoine e Gian Pieretti. Se ne farà una ragione Giorgia Meloni, contestata dalle opposizioni "televisive" per il suo primo discorso alla Camera. E L'Aria che Tira, su La7, è uno specchio perfetto di questo atteggiamento.
A Pier Luigi Bersani le parole del neo-premier sul fascismo non bastano: «Si salva sempre in corner con le leggi razziali, ha sempre detto di essere contraria a quelle». E ancora: «Ha detto che i regimi non le sono simpatici. Cosa ci aspettavamo che dicesse? Che le stanno simpatici? Ha ridotto l'antifascismo a una fazione con le chiavi inglesi in mano... no, l'antifascismo è il fondamento della nostra Costituzione, la stessa su cui ha giurato qualche ora fa».
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Insomma, prosegue l'ex segretario Pd, «manca la presa d'atto che noi siamo uno Stato antifascista. Mi aspettavo che ci girasse meno attorno». «Non ho capito dove trova i soldi la Meloni», conclude Bersani trovando sponda in Antonio Caprarica: «È più facile fare un manifesto che un programma. Avrebbe dovuto mettere i soldi e le risorse».
«Non mi fate difendere la Meloni - ribatte Luca Telese, non certo schierato con il centrodestra -. I grandi discorsi della storia, belli o brutti, sono manifesti di idee». «Se mi consenti di finire. Luca, avrai molti anni per difendere la Meloni, stai tranquillo ma fammi finire 30 secondi e abbi rispetto per le opinioni degli altri», si scalda Caprarica accendendo la polemica. «Io ho rispetto delle opinioni altrui ma è il vostro modo di pensare che è brutto», gli fa notare Telese. La sinistra, insomma, riesce a dividersi anche quando attacca l'avversario: come inizio, per il presidente del Consiglio, non c'è male.
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