Non è l'Arena, parla la vittima di Genovese: "Il sangue tra le lenzuola"
Aurelia, la vittima dello stupro di Alberto Genovese si mostra per la prima volta in televisione dopo la sentenza di otto anni all'imprenditore. Il suo ricordo di quei lunghi momenti di violenza subita nella Terrazza Sentimento .va in onda da Massimo Giletti a Non è l'arena, su La7, nella puntata del 16 ottobre: "Io ero completamente alterata, ancora oggi non ho ricordi, ho dei flashback, molto scollegati e sconnessi. Ero completamente allucinata. Ho qualche ricordo di dolore, mi ricordo di essere stata ammanettata, lo supplicavo di slegarmi e poi ricordo il sangue sulle lenzuola".
Qui l'intervista di Massimo Giletti ad Aurelia
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"Ci ho riflettuto molto sull'espormi, io non ho niente di cui vergognarmi o da nascondere. Non devo aver paura di parlare di questa cosa e di raccontare la verità".
Aurelia spiega anche di non ricordare nemmeno come è "finita in quella stanza", perché era stata imbottita di droga, persino nei genitali. Ora è felice di aver "messo fine ad un circolo vizioso messo in atto da quest'uomo, che sia in carcere grazie a me è sicuramente la cosa più bella". E il conduttore conclude: "Grazie di cuore per il tuo coraggio, sentire questa ragazza può essere utile per tanti ragazzi che possono mettersi a rischio".
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