Marta Flavi si confessa: "Così ho portato 1800 coppie all'altare"
Marta Flavi è tornata in pista. Letteralmente. La storica conduttrice di Agenzia matrimoniale (ergo, la madre putativa di tutti i dating show) ha accettato l'invito di Milly Carlucci e, da sabato scorso, è impegnata in sfide e passi a due su Rai Uno, come concorrente di Ballando con le stelle.
Di certo, il phisique du role non le manca: non le darei mai 71 anni. «Infatti vado molto bene all'estero: lì non mi conoscono e posso spacciarmi per 50enne! In realtà in famiglia siamo tutti così: è costituzione. Giusto da piccola ero un po' cicciottella, mai poi mi è cambiato il metabolismo».
Però, mi perdoni... tra i tanti show che poteva fare, perché proprio un talent faticoso come Ballando con le stelle?
«Lo adoro. Mi creda se le dico che non perdo mai una puntata. E poi, ho un conto in sospeso con Maria».
De Filippi?
«No, no: Maria è una mia vecchia compagna di scuola. Lei faceva danza e mi mostrava questi vestitini bellissimi, le scarpette, il tutù: una meraviglia! Volevo essere come lei e danzare sulle punte, solo che quando espressi il desiderio a mia madre.. be', diciamo che fu molto chiara a riguardo».
A questo punto voglio saperne di più. Vada avanti.
«Mamma finì per dirmi: "Amore mio, è meglio se fai qualcos' altro... somigli all'ippopotamo con il tutù di Fantasia (il film della Disney, ndr)". Ci rimasi malissimo. Ora però, a 71 anni, voglio provarci: la mia gara non è con gli altri, ma con la mia amichetta Maria».
Lei però è la madre di tutti i dating show: perché nessuno gliene affida uno, tutto suo?
«Prima della pandemia ho tenuto una rubrica all'interno di Unomattina, poi è arrivato il Covid e, per timore del contagio, ho preferito lasciarla. Da quel momento in poi, mi hanno offerto solo reality show: un genere che non mi piace e non mi va di fare, nemmeno stra pagata. Sono dei programmi finti: io li chiamo falsity. Basta vedere la quantità di autori che ci lavorano, per capirlo».
Quindi nessuna proposta in canna?
«In realtà sto lavorando a un'idea: un nuovo programma sui sentimenti. Vediamo se, dopo Ballando, riuscirò a farlo. Mi piacerebbe anche esplorare il mondo della fiction: magari un ruolo ne Il paradiso delle signore, che adoro!».
Lei non scalpita per stare in video?
«Non ho mai avuto quella che chiamano "dipendenza dalle telecamere": né ora né in passato. Sto bene anche senza tv, tant' è vero che me ne sono sempre andata via io dai programmi: nessuno mi ha mai cacciata o chiuso una trasmissione».
Vale anche per Agenzia matrimoniale?
«Certo. Decisi io di smettere, anche per motivi personali».
Posso sapere quali?
«Non mi va di entrare nello specifico. Posso dirle che lavoravo tantissimo, tutti i giorni, e il sabato e la domenica ero sempre via per presentazioni o serate. Alla fine mi accorsi che non avevo più una vita personale: c'era solo il lavoro. Nient' altro. Inoltre alla fine, noi della produzione, ci siamo separati tutti, compreso il posteggiatore di Cinecittà!».
Rifarebbe però la stessa scelta?
«Credo proprio di sì: mi fermerei lo stesso. Perché io sono fatta così».
Ormai in tv si fa di tutto pur di trovare l'amore: Ma il famolo strano è davvero la giusta strada?
«Ma quelle sono tutte cose finte! Sono prodotti televisivi, mentre la mia Agenzia matrimoniale era ben altro: gli autori non imboccavano mai nessuno e, a mia volta, non incontravo alcun concorrente prima della messa in onda. Volevo che mi raccontassero tutto in studio, non prima».
Era meglio insomma quando si faceva alla vecchia maniera?
«Per come la vedo io, escludo che andando su un'isola caraibica, con un perfetto sconosciuto, poi ci si sposa».
Lei invece ha mandato all'altare ben 1.800 coppie: praticamente faceva concorrenza alle vere agenzie matrimoniali?
«Me le sono mangiate tutte! (ride, ndr)».
Le persone oggi cercano di più l'amore o il lavoro?
«Il lavoro. La gente sta perdendo la capacità di acquisto, dilaga un senso di precarietà fortissimo e, quando è così, l'amore passa inevitabilmente in secondo piano: il mito due cuori e una capanna non esiste. Tra l'altro l'amore sponsale è anche pianificazione e, senza una base economica, diventa molto complesso fare progetti. Non basta amarsi».
Tra pandemia, crisi e guerra cosa la spaventa di più?
«La possibilità di un'escalation nucleare. Sono molto preoccupata: Putin non sembra voler mollare, Zelensky pure, la Corea del Nord lanciai missili...». Lei è andata a votare? «Certo. La gente è morta per il diritto al voto. Non recarsi alle urne sarebbe stata una follia».
Cosa ne pensa della vittoria della Meloni?
«Sto a guardare quello che succede. Mi auguro che il nuovo governo sia in grado di dare risposte concrete alle persone, perché è di questo che abbiamo bisogno».
Spesso ha dichiarato che il suo più grande rimpianto è stato non aver figli. Se in passato fosse stato possibile, sarebbe ricorsa all'utero in affitto?
«No. Di mezzo ci sono delle donne che partoriscono per soldi... non è una strada che mi lascerebbe serena. Semmai spero che vengano presto estese le adozioni anche alle persone single».
Se ripensa alla sua vita amorosa, si considera una donna fortunata?
«Di certo sono stata molto amata. Quando mi innamoravo ero sempre corrisposta e tutte le mie relazioni sono state serene, fintanto che sono durate. Ora sono single».