L'aria che tira, Merlino: "I fondi del caffè dicono che...", soffiata proibita
Nessuno può mettere un sondaggista in un angolo, nemmeno la legge che obbliga al "buio elettorale" nelle ultime 2 settimane prima del voto. Gli italiani, ma soprattutto i talk, sono assetati di numeri, dati e percentuali. Impossibilitati a comunicarli, tocca inventarsi qualche escamotage. E così Myrta Merlino, a L'aria che tira su La7, invita in collegamento Renato Mannheimer sperando in un suo colpo di genio. L'esperto non si tira indietro e pur senza scendere nei particolari riesce a dare qualche soffiata pesante sulla corsa alle urne.
"Persone insospettabili mi dicono che...". Rivelazione sul voto: cosa sa Gomez
Fino a qualche anno fa nelle redazioni dei quotidiani e dei tg planavano le cosiddette "rilevazioni clandestine": sondaggi camuffati da corse di cavalli o fantomatici conclavi, in cui i nomi di equini, fantini o cardinali erano facilmente sovrapponibili con quelli dei leader politici. Un giochino talmente scoperto da venire vietato. E così Mannheimer può giusto regalare degli "accenni", degli "ammiccamenti".
"Spostamenti notevoli": Mannheimer buca il silenzio elettorale, il ribaltone
La Merlino lo imbocca e al sondaggista non resta che confermare. «Questa mattina il padre di tutti i sondaggisti mi farà capire come si muovono i voti, ovviamente senza mai citare un sondaggio ma solo osservando i fondi di caffè», scherza la padrona di casa presentandolo ai telespettatori. «Non diamo numeri, ma solo idee - esordisce Mannheimer -. Il Sud è decisivo e lo si vede in queste ore perché è diventato contendibile. La campagna di Conte con questo reddito di cittadinanza, io ve lo mantengo, ve lo aumento eccettera sta mobilitando molto e lì ci sono possibili spostamenti notevoli di voti. Devo dire che lo stesso Pd non vede male questa avanzata dei 5 Stelle al Sud che potrebbe proprio cambiare il quadro». Ovviamente, non a favore di Giorgia Meloni e del centrodestra che potrebbero svegliarsi il 26 settembre con pessime sorprese nei collegi. Resta da capire cosa accadrà alle prossime elezioni: si passerà direttamente ai segnali di fumo.