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Non è l'arena, Ilary Blasi? "Approccio teutonico": perché Totti deve tremare

Claudio Brigliadori
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Francesco Totti e Ilary Blasi, "la guerra dei Rolex" conquista anche Non è l'Arena su La7. Tra le elezioni imminenti e l'emergenza energetica, Massimo Giletti al ritorno dopo la pausa estiva si ritaglia il suo classico, amatissimo spazio pop in finale di puntata. E schiera due pesi massimi del giornalismo in salsa capitolina, i romani d'adozione Giancarlo Dotto e Fulvio Abbate.

 

Chi meglio di loro possono spiegare lo psicodramma della ormai ex coppia per antonomasia del calcio-show italiano? Una telenovela che ha registrato come nuova (ma non certo ultima) puntata la pirotecnica intervista del Pupone al Corriere della Sera, in cui spiattella tutto. Corna, ripicche, addirittura la sottrazione dei Rolex (di Francesco) da parte di Ilary e delle borse (di Ilary) da parte di Francesco. «Questa storia oscura le Torri Gemelle abbattute, la legge elettorale, perfino la Regina Elisabetta deceduta due giorni fa. Siamo già nella dopo-Storia, come direbbe Pasolini», commenta in studio prima di lanciarsi in una profezia:«Sarà una guerra senza esclusione di colpi. E l'oggetto più paradigmatico di questa guerra è il Rolex. Io lo trovo struggente, è un uomo ferito.

 

Gli hanno portato via il pallone da una parte, alla Roma, e ora assiste al di là dei tradimenti che ci saranno stati a questa frattura». Ma in coda c'è già l'antipasto della prossima, velenosissima polemica. La Blasi, per bocca dei suoi avvocati, ha buttato lì una indiscrezione clamorosa: «La frase sul fatto che Totti abbia rovinato 50 famiglie pronunciata da Ilary la dice lunga sul fatto che l'ex capitano della Roma si sia dato da fare», chiosa Dotto, che definisce quella di Totti una «strategia strappalacrime» e quello della Blasi «un approccio più teutonico». Sì, come quello di un panzer.

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