Mezz'ora in più, il tic dell'Annunziata mentre intervista Salvini: cosa non si era notato
Anche Lucia Annunziata si lascia trascinare dalla dolce ossessione della sinistra per Matteo Salvini e Vladimir Putin. Da quando tira aria di campagna elettorale, i tasti su cui Enrico Letta e compagni premono, sui social e in tv, sono due: Giorgia Meloni e il fascismo da un lato, il leader della Lega e i suoi rapporti con la Russia dall'altra.
"Ma dimmi te se...". Salvini, il fuorionda con cui annienta la Annunziata | Video
E a Mezz'ora in più, su Rai 3, alla fine, il Capitano sbotta. Dopo una bella manciata di minuti passati a rispondere su Mosca e dintorni («La Lega, in Italia e in Europa, ha votato tutti gli interventi a favore dell'Ucraina. Ha approvato le sanzioni»), compresi i presunti attriti con la Meloni («Io, Giorgia e Tajani abbiamo detto la stessa cosa, ovvero che pur di fermare la guerra bisogna adottare qualsiasi provvedimento»), Salvini ha ricordato un semplice fatto politico: «Gli accordi commerciali con Putin li ha fatti Letta». Di fronte alle insistenze della Annunziata («La tecnica di Salvini è sempre quella di negare di avere la marmellata sulle mani»), al leghista sfugge una frase dai denti: «Dimmi te se uno deve stare la domenica pomeriggio a parlare di Putin».
Chi si è complimentato con Salvini: da Cernobbio un retroscena clamoroso
Umano sconforto, financo sconcerto. Il fuorionda arriva all'orecchio della padrona di casa: «Vuole condividere con noi i suoi malumori?». E Salvini gliele canta: «È imbarazzante. Chi è a casa vorrebbe capire cosa facciamo tra venti giorni quando saremo al governo, invece stiamo a parlare di Salvini amico di Putin. Se questo è servizio pubblico... Gli italiani vogliono parlare di lavoro, di scuola, voi state qua a parlare di Russia, sarà mica normale?». Nota a margine: un paio di settimane fa, a In Onda su La7, Alessandro De Angelis aveva battuto ogni record facendo domande a Salvini letteralmente solo su Putin. In quell'occasione, l'ex ministro degli Interni l'aveva liquidato così: «Ah, ma lei ha un tic». Contagioso, evidentemente.