«David Laqualunque». Lo ripete una, due, tre volte Daniele Santanchè. Tanto che Francesco Magnani, che la sta ospitando a L'aria che tira - Estate su La7, si sente in dovere di stopparla: «Onorevole, bisogna portare rispetto agli interlocutori». E la Pitonessa a questo punto alza la voce: «Io infatti ho portato rispetto, l'ho ascoltato fino ad adesso». Sottinteso: senza mandarlo a quel paese. Lui, David Laqualunque, è in realtà David Broder, storico britannico che pochi giorni fa ha vergato un durissimo editoriale sul prestigioso quotidiano americano New York Times per dire che «Il futuro è l'Italia, ed è un futuro desolante» (o squallido, secondo le traduzioni più brutali). Motivo di tanto pessimismo? La possibile vittoria del centrodestra alle elezioni del 25 settembre.

L'aria che tira, Santanchè: "Dopo 41 giorni di coma", il dramma del padre e un finale clamoroso
Si parla di eutanasia a L'Aria Che Tira e Daniela Santanchè sfrutta gli ultimi minuti della puntata di marted...Come a ogni tornata, uno scenario vissuto dalla stampa liberal italiana e straniera come l'Armageddon. Succedeva con Silvio Berlusconi, è successo con Matteo Salvini. E ora tocca alla Meloni, che sogna di approdare in prima persona a Palazzo Chigi. «Non dico che la Meloni vuole instaurare un nuovo regime fascista in Italia ma ha sdoganato militanti neofascisti», è il ritornello di Broder, che in collegamento con Magnani si difende: «Le risposte da parte di Fratelli d'Italia al mio articolo erano di matrice complottista. Non vogliono la dittatura ma comunque è un momento molto pericoloso. Fratelli d'Italia ha sdoganato militanti neofascisti, la Meloni stessa ha adottato a più riprese il discorso del disegno per sostituire la popolazione europea con quella africana...».

L'aria che tira, Peter Gomez: "Fascisti in FdI? Obiettivamente...", lezione alla sinistra
Sulla questione del "pericolo fascista" paventato dalla solita sinistra per la possibilità che Giorgia ...La Santanchè ascolta, sorride sconsolata, sbuffa, scuote il capo. Poi, prende la parola: «La stampa straniera non è libera ma schierata, e sappiamo benissimo da che parte sta. Non credo nemmeno che dovremmo perdere il nostro tempo a parlare di cose che non esistono». Quindi un sospetto, molto pragmatico: «Questi lucrano sull'antifascismo, scrivono libri, ci guadagnano soldi». Insomma, tutti allarmati e contenti, fino al prossimo nemico con cui tirare a campare.