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Controcorrente, Veronica Gentili toglie la parola a Conte: "Questo non si può dire"

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Tutto l'imbarazzo di Giuseppe Conte. Ospite di Veronica Gentili a Controcorrente, su Rete 4, il leader del Movimento 5 Stelle alterna gelo, rabbia e qualche incertezza nel commentare la scissione portata avanti da Luigi Di Maio. Il ministro degli Esteri martedì ha annunciato la sua uscita dal Movimento, con la creazione di due gruppi autonomi in Parlamento, dal nome un po' banale: Insieme per il futuro. Banale, però, non è l'impatto dell'operazione: in aula, perché hanno seguito Di Maio oltre 60 onorevoli, tra deputati e senatori, e fuori, perché è interessante ora capire l'impatto elettorale del nuovo partito sul bacino di voti grillini. 

 

 

"Ha parlato con Beppe Grillo?", domanda la Gentili a Conte. "Assolutamente sì, è consapevole del momento che stiamo vivendo e dei problemi più generali che si sono innescati. Siamo anche a fine legislatura - prova a minimizzare l'avvocato - ci sono tante dinamiche complicate, non solo nella nostra politica obiettivamente, anche nelle altre forze politiche. In prossimità delle elezioni spesso si sono create delle formazioni nuove, c'è molto movimento e legittimamente ognuno guarda al suo futuro personale, professionale e politico. Sono cose che possono accadere".

 

 

 

"Non è arrabbiato con Di Maio, insomma, lo aveva messo in conto", lo pungola ancora la padrona di casa. Conte arranca. "No ma guardi, con Grillo ci siamo scambiati varie considerazione e si siamo tutti e due, da questo punto di vista...". L'ex premier balbetta e la Gentili lo "soccorre" togliendogli la parola: "Tranquilli, perché sereni non si può dire".

 

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