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Vittorio Sgarbi contro Mughini, rissa senza censura: il video integrale, "rottinc***" poi le botte

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Un minuto di insulti. Prima, durante e dopo la rissa. Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini sono stati protagonisti al Maurizio Costanzo Show di quello che molti hanno già definito il momento più trash della televisione italiana del 2022. A 70 e 81 anni rispettivamente compiuti, i due galletti se le sono date di santa ragione senza risparmiarsi offese personali che molti testimoni oculari, prima della messa in onda (senza censura) della scena avevano chiarito essere "irriferibili".

 

 



Poco conta, a questo punto, che tutto sia nato da un confronto su Vladimir Putin, innescato da Al Bano. Poco conta perché di fatto tutti e tre la pensavano alla stessa maniera. Semplicemente, Sgarbi ha difeso Carrisi perché interrotto da Mughini e da lì l'alterco è diventato semplicemente una raffica di volgarità. Una questione privata, "vecchie ruggini personali", assicurano tutti ricordando forse quanto accaduto a Stasera Italia nel 2019, quando più o meno si verificò la stessa scena.

 

 

 



La discussione, accesa ma civile, degenera quando Mughini invita Sgarbi a placare la sua rabbia dialettica: "Calmati calmati". In tutta risposta è arrivato un "Calmati tu imbecille". Poi vola un "rottin****o". Fuoco alle polveri: Mughini si alza di scatto e si avventa su Sgarbi, pronto fronteggiarlo in piedi. I due si mettono le mani addosso, in faccia, al collo e sulle spalle. Si spingono. Mughini barcolla, Sgarbi cade all'indietro perdendo gli occhiali e facendo crollare uno dei preziosi quadri esposti alle sue spalle. Una delle tele gli cade in testa, mentre la telecamera lo inquadra.

 

 

 

"Ti prendo a calci in c***o pezzo di m***a", urla Mughini, non pago. "Faccia di c***o, testa di c***. violento, me***a umana, cog***ne", così Sgarbi apostrofa il rivale. Quanto tutto sembra placarsi, Mughini riparte alla carica: "Mi alzo e ti prendo a calci di nuovo". "Sei come Putin, fascista, fascista!", urla di rimando Sgarbi. E intanto Cruciani e Bonolis se la ridono.

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