Striscia la notizia, Rajae e le "giovani vergine islamiche". L'orrore in Italia nel nome di Allah
La verginità è ancora un valore? L'inviata di Striscia la notizia Rajae nella puntata dell'11 marzo su Canale 5, parla di un argomento particolarmente dibattuto nella società islamica: la verginità, appunto. In alcuni contesti, infatti, alle donne in procinto di sposarsi viene richiesto un certificato di verginità, una pratica che in realtà poco ha a che vedere con la religione, come spiegano anche diverse ragazze islamiche intervistate dall'inviata.
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La verginità è un tema molto dibattuto nel mondo musulmano progressista: una ragazza islamica se vuole sposarsi deve avere il certificato insomma. Sembra assurdo eppure sono tante le giovani musulmane divise tra tradizione religiosa e libertà di scelta. "Non c'entra niente con la religione", spiega una studentessa di origine marocchina intervistata davanti all'Università Statale di Milano.
"Sì è importante arrivare vergine al matrimonio", dice una ragazza che indossa il velo. "Io non farei nessun certificato, il matrimonio si deve fondare sulla fiducia", ribatte un'altra. "L'uomo si dà già per scontato che vergine non lo sia. L'uomo non deve dimostrare niente", osserva l'inviata di Striscia a notizia. Una diseguaglianza che forse andrebbe superata.