PiazzaPulita, riecco i prof "pacifisti" che vogliono disarmare l'Ucraina: "Perché li ho invitati di nuovo", come li giustifica Formigli
Corrado Formigli ha colto l’occasione inaspettata offertagli dai due professori universitari “pacifisti” che vorrebbero disarmare la resistenza degli ucraini “per il loro bene”, qualsiasi cosa questo voglia dire. Le loro idee sono state massacrate sui social e sui giornali, con Alessandro Orsini che è stato anche censurato dal suo ateneo romano, e quindi i due prof sono puntualmente tornati a PiazzaPulita per il secondo round.
Formigli li ha introdotti con un lungo intervento: “Questa non è una chiesa ma un programma televisivo, quindi proviamo a fare delle domande, a dare delle risposte e soprattutto a offrire spazio a chi ha idee e visioni diverse per uscire da questa situazione. Io penso che Putin sia uno spietato dittatore, non esistono giustificazioni per questa aggressione verso un Paese sovrano e democratico. È diritto del popolo ucraino armarsi, combattere e resistere, così come chiedere aiuto al mondo e quindi armi. Non abbiamo diritto di questionare ciò, così come nessuno aveva diritto di chiedere ai partigiani di non resistere”.
Parole che non fanno una piega, seguite da quelle con cui ha introdotto i due prof universitari: “Sono stati trattati da putiniani e da cinici, per questo abbiamo deciso di invitarli e ospitarli di nuovo. Non per condividere necessariamente le loro posizioni, ma perché crediamo sia fondamentale allargare il campo delle opinioni”.