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Ucraina, il generale Camporini: "Zelensky e la bizzarra posizione di Putin", cosa proprio non torna sulla guerra

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"C'è quest'apertura da parte di Volodymr Zelensky che ripropone dei termini di negoziato molto importanti, perché accettare di ridiscutere la situazione della Crimea significa comunque fare delle concessioni. Bisognerà vedere come risponderà la Russia, finora la posizione di Putin è stata piuttosto bizzarra. Quello che vuole Putin lo sa soltanto Putin, noi possiamo solo fare delle ipotesi". Così il generale Vincenzo Camporini commenta gli ultimi sviluppi sul conflitto in Ucraina e lo stato della trattativa con la Russia da parte del presidente ucraina, Zelensky. Il generale è ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira, in onda su La7.

 

 

"Si discute della sovranità russa su Kharkiv e anche del corridoio umanitario sul Mar Caspio che potrebbe collegare la Crimea alla Russia. Non è così lontano dall'ipotesi possibili la spinta verso Odessa, abitata da una popolazione mista. Il sentimento nazionale degli ucraini prescinde dalla lingua, la lingua parlata non è sintomo di una fedeltà. E questa è stata una sorpresa per Putin", specifica il generale.

 

 

"Questa poca adesione al conflitto russo condizionerà il futuro, perché anche nell'eventualità che la spinta militare russa abbia ragione delle truppe ucraine non si può aspettare di avere un territorio amico, sarebbe sempre un territorio ostile con un potenziale di guerriglia, agguati, un altro Afghanistan", conclude Camporini.

Vincenzo Camporini, i piani di Putin: il video dell'intervento a L'aria che tira

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