L'aria che tira, giornalista ucraino contro Putin: "Solo perché ha un'erezione", l'umiliante indiscrezione (intima)
Vladislav Maistrouk, giornalista ucraino che vive a Kiev e ha fatto partire l'ex moglie e il figlio per l’Italia, è ospite a L’Aria che Tira il programma di Myrta Merlino, racconta la propria esperienza dopo l’attacco della Russia: “Mio figlio e sua madre sono già a Grosseto dai nonni, sani e salvi, un pensiero in meno per me. La notte è passata abbastanza tranquillamente però in questo momento c'è già arrivata la segnalazione dell'allarme aereo quindi ci saranno possibili bombardamenti, da droni, aerei, sistemi balistici, com’è avvenuto ieri con il tentativo di abbattere la torre televisiva. Uno dei vostri ospiti ha detto che bisogna tentare di capire la logica di Putin, è come cercare di capire la logica di un violentatore, l'unica cosa per cui lui è agisce è perché ha un'erezione, non ci sono altri motivi e così è per Putin. Oggi ho sentito di una notizia di una ragazza uccisa dall’ex ragazzo, nessuno ha fatto nulla e tutti sapevano. Qui siamo nella stessa situazione, con proporzioni nazionali. La Russia per otto anni ha cercato di violentare e uccidere l’Ucraina, mentre l'Europa faceva finta di non vedere, adesso menomale che ha aperto gli occhi e sta agendo”, ha raccontato.
“La situazione nella città non è nei migliori, nel giardino della casa di alcuni miei colleghi è arrivato un razzo, loro ora cercando un posto dove rifugiarsi. Questa è la nuova realtà in cui siamo costretti a vivere grazie ai fratelli della Russia e della Bielorussia. Sui negoziati so che i russi cercano di raccontare baggianate sugli Usa che avrebbero ordinato a Zelensky di rimandare qualsiasi incontro, ma non è così. Per quanto ne so io è la parte russa che non è ancora convinta su quando si può fare l’incontro", ha aggiunto.
"La situazione è abbastanza controllabile, molti sono già andati via, sono a Leopoli, che si è trasformata in una roccaforte per una possibile difesa. Voglio ringraziare gli italiani per come hanno accolto la mia famiglia dopo che hanno passato la frontiera dalla Slovenia. Sono stati tutti molto gentili e hanno cercato di aiutarli in tutto e per tutto. L'Ungheria non si sta comportando molto bene, c'è un imbuto da parte dei doganieri, con controlli di mezz'ora per ogni macchina, valige aperte e controlli a tappeto su donne e bambini. Se l'Unione Europea ha dei valori deve ricordarli anche agli ungheresi”, conclude Maistrouk.