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Striscia la Notizia, lo scandalo silenzioso dei tamponi: "Cosa avviene davvero nei laboratori"

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Jimmy Ghione è tornato ad occuparsi per Striscia la Notizia di un problema legato al Covid che sta passando molto sotto silenzio. Anche perché ormai l’epidemia è passata in secondo piano nell’opinione pubblica, dato che l’attenzione si è spostata completamente su quanto sta accadendo in Ucraina, dove è in corso una vera e propria guerra scatenata dalla Russia.

 

 

L’inviato del tg satirico di Canale 5 ha documentato con l’aiuto di un attore quello che avviene in tre diversi laboratori di analisi di Roma: tutti e tre effettuano il tampone antigienico senza richiedere il dovuto documento di riconoscimento. Una pratica che consente a furbetti e no-vax di ottenere il Green Pass inviando un soggetto positivo che si spacci per loro. “Se mandassi un positivo al mio posto - ha spiegato Ghione - io stando a casa risulterei positivo. Dopo un po’ mi presenterei io, risulterei negativo e così avrei il Green Pass”.

 

 

Il problema nasce dal fatto che ormai l’attenzione sia crollata nei laboratori di analisi, dove non si chiedono più tessera sanitaria e documento di identità, venendo presi per buoni i dati che vengono forniti da chi deve sottoporsi al tampone. Si tratta di una pratica molto pericolosa e anche imbarazzante per gli stessi laboratori che, messi davanti al fatto compiuto, hanno provato sicuramente vergogna.

 

 

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