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Tagadà, l'inviata in Ucraina rimproverata da Tiziana Panella: "Non scordartelo, devi...". Lo sconcerto in diretta

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In Ucraina, a testimoniare la guerra per La7, c'è Elena Testi. La giovane giornalista è il volto di Tagadà, il programma condotto da Tiziana Panella che come ogni giorno riporta i fatti di cronaca. E proprio durante il collegamento di lunedì 27 febbraio, la Testi è stata rimproverata dalla conduttrice. Il motivo? In mezzo alle persone che tentano la fuga dall'Ucraina, l'inviata non aveva la mascherina. "Voglio dirti una cosa - interviene la Panella -. Ti conosco e so che sei lì ora, ma c'è ancora la pandemia quindi ti prego di mettere la mascherina". 

 

 

"Sì, hai ragione", replica la Testi. Tanti i commenti piovuti su Twitter. Da una parte chi prende le difese dell'inviata, dall'altra chi quelle della conduttrice. "Elena testi cazziata da Tiziana Panella perché in mezzo agli ucraini che girovagano in massa disorientati e lei non porta la mascherina...", scrive un'utente mentre un'altra le fa eco: "Che splendida Elena Testi. È dovunque in ogni posto dove ci sono persone e soprattutto bambini. Oggi al confine Polonia-Ucraina. Ma come non si può non amare stimare essere grata a chi è sempre sul posto senza se e senza ma e soprattutto senza tirarsi mai indietro".

 

 

E ancora: "Per quanto possa avere ragione Panella per il mancato uso della mascherina dentro la stazione dei treni, la strigliata in diretta se la poteva risparmiare visto che sei in zona di guerra e se ti cade un missile in testa con o senza mascherina è un problema lo stesso". Ma c'è anche chi si trova a sostenere il rimprovero della Panella. "Mi riferisco ad oggi 28 febbraio, brava Tiziana a far notare all’inviata Elena testi di indossare la mascherina, e anche tutti i profughi ammassati in stazione in attesa di partenza".

 

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