Michelle Impossibile, "ancora una volta Aurora Ramazzotti...": ciò che pochi osano dire sulla figlia della Hunziker
Cala il sipario su Michelle Impossibile, il programma di Michelle Hunziker in onda su Canale 5. Due puntate, l'ultima nella serata di ieri, mercoledì 23 febbraio. Il secondo appuntamento è andato un poco meno bene del primo in termini di share, ma Mediaset non può che gioire per i risultati. E ora, è tempo di bilanci. A qualcuno il programma è piaciuto, ad altri no.
Ma una promozione a pieni voti arriva da Vanity Fair, in un articolo firmato da Mario Manca, che in attacco scrive: "Mettersi al centro, sì, ma lasciando il posto anche agli altri. Sfruttare le proprie capacità, sì, ma anche mostrare i lati più fragili che molti artisti cercano di nascondere perché tanto tempo fa qualche citrullo ci ha spiegato che il palco ammette la perfezione e bandisce le storture. Al suo primo one woman show in onda su Canale 5 - Michelle Impossible -, Michelle Hunziker esce vincente perché ha saputo rispettare la regola non scritta che qualsiasi professionista dovrebbe rispettare: conoscersi abbastanza bene da non avere la pretesa di presenziare a tutti i costi a ogni minuto dello show perché, spesso, sottrarre è meglio che aggiungere, essiccare è meglio che cotonare".
Ma non solo. Dopo una lunga analisi, l'articolo (che potete leggere nella sua versione integrale cliccando qui), punta i riflettori su altri aspetti molto interessanti. Viene infatti sottolineato come alla fin fine, Michelle Hunziker, non si sia sottratta a nulla: "Né alle battute cattivelle sui suoi 45 anni, né agli sfottò sulla sua (breve) carriera di attrice; né alla tempesta gossipara che sapeva si sarebbe scatenata invitando Eros Ramazzotti pochi giorni dopo l'annuncio della fine della storia con Tomaso Trussardi, né alle malelingue che avrebbero storto il naso nel vedere al suo fianco ancora una volta Aurora, che sta dimostrando sempre più piglio e sempre più presenza scenica". Già, perché di Aurora Ramazzotti si è detto tutto il male possibile. Ma ora le va anche riconosciuta la capacità di stare su quel palco, con o senza mamma.